Google ha pubblicato Chrome in versione 60 per Windows, Mac e Linux. Tra le aggiunte degne di nota, troviamo il supporto alla Touch bar nei nuovi modelli di Apple Macbook Pro, le API Paint Timing, il supporto alla direttiva CSS font-display e qualche aggiornamento delle API Credential Management. Come al solito, potete scaricare l’ultima versione da google.com/chrome oppure lasciare che il browser stesso si auto-aggiorni.
Chrome è indubbiamente molto più di un browser. Con oltre 1 miliardo di utilizzatori, è una delle maggiori piattaforme web che noi sviluppatori dobbiamo considerare. Infatti, con gli aggiornamenti costanti di Chrome, dobbiamo sempre essere sicuri di pubblicare progetti aggiornati con le sue caratteristiche per sfruttare al meglio nuove opportunità e avere UI sempre più affilate e soluzioni che favoriscano la UX.
Il primo aggiornamento di questa nuova versione 60, è naturalmente la Touch Bar su macOS. Si potrà customizzare il numero dei pulsanti ed avere delle scorciatoie personalizzare direttamente sulla barra.
Chrome ora supporta le Paint Timing API che ci permetterà di usare le metriche offerte dal sistema First Paint e First Contentful Paint, per capire meglio come funziona il load progressivo di una pagina ed ottimizzarne le performance.
Il successivo update, è quello che riguarda la regola CSS @font-face e font-display, permettendoci di specificare come e quando Chrome visualizza il testo mentre viene caricato il font. Fino ad ora Chrome ha atteso che il font venisse caricato completamente per poi visualizzarlo, ma questo spesso a portato a caricamenti lunghi e a problemi di visualizzazione per i contenuti”above the fold”.
Curiosità: le taglie sui bug sono sempre presenti: per questa release Google ha sborsato 26.000 dollari!
Al prossimo aggiornamento.